24 Febbraio 2015 – 24 febbraio 2018: un triennio dall’inaugurazione della nuova sede di Ursa Italia

50.000 metri quadrati di superficie produttiva, di cui 5.000 coperti, una struttura antisismica, altamente industrializzata e tecnologicamente avanzata: questa è la fotografia della nuova sede di Ursa Italia, in provincia di Ferrara.

Sabato 24 febbraio 2018 ricorre il triennale dal taglio del nastro del nuovo polo industriale, realizzato a seguito del drammatico crollo di un preesistente capannone dell’azienda realizzatrice di materiali per l’isolamento in ambito edile, avvenuto durante il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel Maggio del 2012, che ha distrutto anche gli impianti e le linee produttive.

Grazie al lavoro congiunto tra Azienda, Progettisti, Imprese ed Enti, coordinato da Archliving, Ursa Italia è tornata a rispondere alle esigenze del mercato in tempi brevissimi: tanto la progettazione, quanto l’iter istruttorio per la richiesta del contributo per la ricostruzione, quanto i lavori sono stati eseguiti in tempi record.

Il progetto della nuova sede di Ursa Italia non è però stato concepito meramente per dare vita ad un comune capannone produttivo, bensì per creare un’idea di industria che si traducesse nella scelta accurata dei materiali, nel gioco dei volumi e nella volontà di trasporre l’anima in acciaio all’esterno.

Dal punto di vista strutturale, l’intervento di ricostruzione proposto ha recuperato le fondazioni esistenti, adeguandole opportunamente; le nuove strutture presentano una maglia in pianta esattamente identica a quella originaria, con nuovi pilastri in acciaio fondati su plinti esistenti.

Per ridurre l’intervento di adeguamento delle fondazioni è stata adottata una soluzione strutturale disaccoppiata, con colonne pendolari e controventi verticali deputati ad assorbire l’azione sismica.

La struttura è realizzata mediante un sistema intelaiato di travi e pilastri in acciaio chiamata a resistere principalmente alle azioni gravitazionali, mentre l’azione sismica viene assorbita prevalentemente da controventi metallici di tipo eccentrico, disposti in numero di tre per ciascuna direzione.

Dal punto di vista energetico e impiantistico, il sistema di chiusura verticale opaco scelto per la parete esterna garantisce i migliori standard in termini di isolamento: la tecnologia a secco in acciaio utilizzata conferisce invece prestazioni eccellenti in termini di comfort termico, insonorizzazione e protezione passiva al fuoco. L’intera copertura della parte produttiva dello stabilimento e degli uffici è conforme ai più alti standard di comfort termo acustico.

Dal punto di vista architettonico, il tratto distintivo dell’edificio realizzato è la netta differenziazione tra l’area produttiva e quella direzionale, leggibile attraverso il disegno di volumi diversi in forma, materiali e inserimento dello spazio.

L’articolata struttura in acciaio infine non si limita ed essere un elemento puramente strutturale, ma diventa parte attiva dell’architettura come nel caso della porzione dedicata agli uffici.

Il progetto non ha riguardato esclusivamente l’involucro, ma anche gli impianti a servizio delle linee di produzione e la richiesta di contributo pubblico.

Archliving lavora infatti sempre nell’ottica dell’integrazione delle discipline, mettendo intorno allo stesso tavolo ingegneri, architetti e consulenti che possano rispondere a 360 gradi alle esigenze dell’impresa.

La collaborazione tra Archliving e Ursa Italia è stata costruttiva fin dai primi momenti, si è instaurato subito un rapporto di fiducia e di stima reciproca, che ha consentito di mettere a frutto le competenze tecniche di Archliving in un clima di comunione di obiettivi.

A 1096 giorni dall’inizio della propria seconda vita, Ursa Italia continua ad operare attivamente sul territorio con il nuovo polo produttivo che esibisce un’idea di industria innovativa, realizzata grazie ad una struttura fortemente antisismica e altamente industrializzata che dispone delle più avanzate tecnologie.